Massimo Zaccaria, «Il flagello degli schiavisti». Romolo Gessi in Sudan (1874-1881)

PAGINE: 346
PREZZO: € 20,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Popoli, società e culture
DATA DI PUBBLICAZIONE: aprile 2022
LEGGI LE PRIME PAGINE
Tra i grandi viaggiatori e avventurieri italiani in Africa, Romolo Gessi gode da sempre di una indiscussa popolarità. Giunto in Sudan nel 1874 come funzionario governativo, divenne famoso per la circumnavigazione del lago Alberto. Nel 1878 Charles Gordon, allora governatore generale del Sudan, gli affidò la missione di sconfiggere i «mercanti di schiavi» che dominavano la regione meridionale del paese. Iniziava così un’epica campagna che terminò solo nel 1880 dopo durissimi scontri. Vincitore militarmente ma non politicamente, Gessi, dopo essere stato salutato come «Il flagello degli schiavisti», fu costretto a dimettersi. Nel tentativo di raggiungere la capitale del Sudan rimase intrappolato nelle paludi nilotiche e circa quattrocento uomini del suo seguito perirono di stenti. Lo stesso Gessi fu sul punto di soccombere, e si riebbe solo parzialmente dalle fatiche del viaggio. Ricoverato all’ospedale francese di Suez si spense nell’aprile del 1881.
Analizzando criticamente la documentazione disponibile, integrata dalla pubblicazione di numerose lettere, l’autore offre un ritratto di Romolo Gessi più sensibile ai luoghi e alle circostanze in cui si svolse la sua azione.
(Nuova edizione riveduta rispetto alla prima del 1999).
Verso il «Giardino». Laboratorio Bassani 3, a cura di Beatrice Pecchiari

PAGINE: 172
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 x 21
COLLANA: Bassaniana
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 marzo 2022

Dopo le indagini sulle carte d’archivio, conservate a Ferrara e Parigi, che hanno permesso una prima ricostruzione del processo creativo di alcune delle Cinque storie ferraresi, degli Occhiali d’oro e di Te lucis ante, il percorso di studio sull’opera di Giorgio Bassani prosegue all’interno del vasto universo del Giardino dei Finzi-Contini. Le riflessioni sul capolavoro bassaniano, scaturite dal terzo incontro del Laboratorio, promosso dalla Fondazione Giorgio Bassani e tenutosi il 26 e il 27 maggio 2021, si snodano attraverso l’analisi della genesi dell’opera, a partire dalle novità presenti nelle carte d’archivio e dalla riflessione sul carteggio con Anna Banti, dai nuclei narrativi e dall’adattamento filmico del testo, dalla poetica del Giardino emersa attraverso le interviste e dalla funzione che la Shoah e la coscienza ambientalista rivestono all’interno del romanzo.
Leggi tutto: Verso il «Giardino». Laboratorio Bassani 3 - a...
Marisa Iannucci, La costola storta
Testi e pretesti della misoginia tra i musulmani

PAGINE: 140
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 x 21
COLLANA: Dialoghi Mediterranei
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 febbraio 2022

Misoginia, sessismo e violenze contro le donne sono presenti in tutte le società e le culture, quali che siano le religioni, i sistemi sociali e politici. Il mondo è strutturato gerarchicamente, il dominio dell’uomo sulla donna è la regola, e si manifesta in modi diversi, più o meno evidenti. Che sia un problema presente e urgente anche nelle società a maggioranza musulmana è un dato di cui bisogna prendere atto, così come è necessario capirne le cause per contrastarlo.
Questo lavoro si concentra sui testi e sugli autori che hanno fatto la storia dell’Islam, a partire da alcune, inevitabili domande: l’Islam ha un ruolo nella misoginia diffusa nelle società musulmane? Questa misoginia proviene dai testi sacri oppure dall’elaborazione sapienziale della religione che si è sviluppata in seguito alla predicazione del profeta Muhammad? Perché le società musulmane recepiscono con tanta lentezza le istanze dei movimenti delle donne, movimenti che da molto tempo sono attivi nei paesi a maggioranza musulmana così come in Occidente?
Marisa Iannucci si sofferma sulle parole delle tradizioni profetiche e degli esegeti del Corano, che hanno diffuso nei secoli un sessismo talora violento nelle società musulmane, purtroppo ancora presente. Storicizzando e contestualizzando la produzione esegetica, l’autrice propone una lettura contemporanea femminista, contestando le interpretazioni sessiste dei testi ed evidenziando il messaggio di giustizia e di equità intrinseco al Corano.
Leggi tutto: Marisa Iannucci - La costola storta. Testi e...
Emilio Pasquini, Dante, Bologna e lo «Studium»
A cura di Armando Antonelli

PAGINE: 132
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Collana del «Bollettino dantesco». Studi e testi
DATA DI PUBBLICAZIONE: novembre 2021

Questa raccolta di saggi di Emilio Pasquini, scritti in un arco di tempo di circa quarant’anni e centrati sul rapporto tra Dante e la città di Bologna, ha come primo obiettivo quello di invitare i lettori, non solo gli specialisti, allo studio di Bologna e di Dante attraverso i contributi che Pasquini ha dedicato al poeta fiorentino, alla città felsinea e allo Studium petroniano. Contributi scritti con un approccio scientifico ma con un linguaggio divulgativo, nei quali l’autore rinuncia all’uso di una lingua da addetti ai lavori in favore di uno stile piano e facilmente comprensibile.
Questi saggi non solo consentono al lettore di ricomporre uno dei tanti filoni di ricerca di Emilio Pasquini, ma rappresentano anche un modo per ricordare, a un anno dalla scomparsa, il suo magistero bolognese, rinsaldando il legame con la città dove insegnò a partire dagli anni Sessanta e dove visse con la sua famiglia. Un’occasione per partecipare alle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, ribadendo il ruolo che il capoluogo emiliano ebbe nella formazione del poeta e l’impatto che i suoi scritti ebbero sulla cultura bolognese del suo tempo.
Leggi tutto: Emilio Pasquini - Dante, Bologna e lo «Studium»
Pantaleo Palmieri, Sotto avverso cielo più chiara luce
Lecturae Dantis e Note sul dantismo romagnolo

PAGINE: 232
PREZZO: € 20,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Collana del «Bollettino dantesco». Studi e testi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 18 novembre 2021

All’uso preminente di accostarsi alla Commedia misurandosi con la plurisecolare esegesi, Pantaleo Palmieri preferisce misurarsi direttamente con il testo, prestando particolare attenzione al singolo canto o a uno specifico tema. Non trascura gli aspetti filologici, anzi si lascia tentare dalle varie cruces; richiama l’attenzione sugli aspetti retorico-stilistici; dedica particolare attenzione ai risvolti storici e soprattutto alle implicazioni autobiografiche, cui allude il titolo, che fonde un appunto di Carlo Michelstaedter con uno degli Argomenti in versi di Gaspare Gozzi. Le Note sul dantismo romagnolo sono tessere di un mosaico di primaria importanza nella storia della fortuna di Dante: prima ancora che i romantici creassero il mito di Dante padre della patria, l’officina della Romagna classicista, con l’esempio e la guida di Vincenzo Monti, riproponeva Dante a modello e celebrava le bellezze della Commedia.
Nuova edizione commentata delle «Rime» di Matteo Griffoni
a cura di Giorgio Marcon

PAGINE: 156
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Biblion. Testi commentati del Medioevo e dell’Età Moderna
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 ottobre 2021

Le Rime di Matteo Griffoni sono un interessante nucleo metricamente e tematicamente eterogeneo, composto a Bologna a cavallo dei secoli XIV e XV da un componente dell’oligarchia cittadina. Il notaio Matteo Griffoni fu infatti a più riprese al vertice delle istituzioni comunali e impiegato dal Comune di Bologna come funzionario pubblico, ricoprendo inoltre l’importante incarico di responsabile dell’archivio pubblico cittadino. La sua lunga militanza politica, la sua presenza negli uffici, la sua familiarità con la documentazione archivistica gli consentirono di comporre una storia della città di Bologna scritta in latino, il Memoriale historicum, che ci è giunto autografo.
La particolarità che rende il canzoniere griffoniano un unicum nel panorama della lirica italiana del Trecento e del Quattrocento è quella di essere stato fissato a margine dei documenti d’archivio, in gran parte dalla mano del notaio bolognese, fissando un corpus testimoniale autografo, e in una parte residuale idiografo, in maniera estemporanea e originale sulle carte notarili, ancora oggi conservate nelle stanze dell’Archivio di Stato di Bologna.
Le Rime sono raccolte e proposte per la prima volta in un’edizione critica, arricchita da un commento attento a rilevarne le fonti e le peculiarità linguistiche, stilistiche, letterarie, metriche e storiche, così da permettere a un pubblico largo di farsi un’idea complessiva dell’attività poetica di Matteo Griffoni.
Presentazione di Luciano Rossi.
Leggi tutto: Nuova edizione commentata delle «Rime» di Matteo...
Guida alle fonti dantesche dell’Archivio di Stato di Ravenna

PAGINE: 88
PREZZO: € 12,00
FORMATO: cm 15 × 21. Con illustrazioni a colori
COLLANA: Collana del «Bollettino dantesco». Studi e testi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 settembre 2021

In occasione del settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri l’Archivio di Stato di Ravenna, custode della storia e delle memorie cittadine, celebra il Poeta con una guida dedicata alla documentazione di argomento dantesco conservata presso l’Istituto. Il volume è pensato sia come un agile strumento di conoscenza e divulgazione sulla vicenda dell’Alighieri a Ravenna e del rapporto della città con la sua figura, sia come fonte di primo accesso per gli studi di approfondimento sul tema.
Il progetto, realizzato dalla cooperativa Hibou e con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, fa da compendio alla mostra Alla ricerca di Dante: i documenti danteschi dell’Archivio di Stato di Ravenna, organizzata presso l’Istituto nel corso delle celebrazioni del settecentenario dantesco, al fine di esporre parte della documentazione di argomento dantesco conservata.
Premessa di Alfredo Cottignoli
Testi di Gioia Boattini, Daniele Bortoluzzi, Dario Taraborrelli
Alfredo Cottignoli, «La Bibbia degli Italiani». Dante e la «Commedia» dal Trecento a oggi

PAGINE: 364
PREZZO: € 25,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Collana del «Bollettino dantesco». Studi e testi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 ottobre 2021

Il volume, ripartito in venti capitoli intimamente coesi, è frutto di una ventennale ricerca e mira ad attestare, tramite alcuni momenti esemplari della fortuna critica di Dante e del suo poema, la precoce nascita, sin dal Trecento (grazie al suo primo biografo e pubblico lettore, Giovanni Boccaccio, e al geniale magister romagnolo Benvenuto da Imola), di un mito nazionale come quello dantesco. Esso poggia soprattutto su un’idea forte, che è quella dell’attualità del culto risorgimentale di Dante, non solo come padre della nostra lingua, ma anche come profeta della nazione italiana, un culto che il nostro irredentismo ha trasformato, tra Otto e Novecento, in uno straordinario mito identitario, in cui ancor oggi si riconosce l’intero Paese. Di qui il titolo del volume (La Bibbia degli Italiani), che si richiama a una felice definizione militante della Commedia di Anton Giulio Barrili (poi riecheggiata anche da un giovane Cesare Battisti), che additava nel poema il «libro dell’alleanza», ovvero il simbolo dell’unità nazionale.
Leggi tutto: Alfredo Cottignoli - «La Bibbia degli Italiani»....
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario (numero 10 - Settembre 2021)

PAGINE: 160
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 17 × 24, con molte illustrazioni a colori
COLLANA: Bollettino dantesco
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 settembre 2021

Nato nel 2012, sotto l’egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, sulle orme de «Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato» (già diretto, dal 1914 al 1921, da mons. Giovanni Mesini), grazie al patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e al sostegno dell’Associazione Ex Alunni del Liceo Ginnasio “Dante Alighieri” di Ravenna e dell’Ordine della Casa Matha, il «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario» termina, col suo decimo anno di vita, le proprie pubblicazioni, avendo assolto al suo compito precipuo di testimoniare la continuità del culto di Dante, specie nell’«ultimo rifugio». Nella settima ricorrenza centenaria della morte del poeta (1321-2021), questa strenna illustrata di critica e curiosità dantesche si presenta ai lettori in abito più solenne, non suddivisa, cioè, come i nove volumi precedenti, in cinque diverse sezioni (dalle Nuove letture dantesche a Il «Bollettino» fra l’antico e il moderno, dalle Curiosità dantesche alle Notizie ravennati, alla Rassegna bibliografica), bensì, sul modello dell’antico Albo dantesco, curato nel 1921 dallo stesso Mesini, nella veste speciale di Albo del settecentenario, ossia di raccolta unitaria di saggi originali e inediti, eccezionale per numero e qualità, oltre che per corredo di tavole, al cui centro si colloca il tema del rapporto tra poesia e pittura nell’immaginario dantesco, e della sua moderna visualizzazione nel ricco progetto decorativo della Basilica ravennate di San Francesco, di un secolo addietro.
Leggi tutto: Bollettino dantesco. Per il settimo centenario...
Rosy Cupo, «Un mirabile sogno». L’apprendistato letterario di Giorgio Bassani

PAGINE: 188
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 x 21
COLLANA: Bassaniana
DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 luglio 2021

Nel 1935 Giorgio Bassani, matricola diciannovenne della Facoltà di Lettere di Bologna, inizia a scrivere racconti e poesie per la rivista locale «Corriere Padano», avviando così un lungo apprendistato letterario che avrebbe conosciuto una prima, significativa tappa, nella pubblicazione della raccolta di racconti Una città di pianura (1940) e nei successivi tre volumi di poesie: Storie dei poveri amanti e altri versi (1945), Te lucis ante (1947) e Un’altra libertà (1951). L’intera produzione afferente agli anni 1935-51 costituisce un nutrito corpus di testi, ancora oggi poco conosciuto, che si è rivelato interessantissimo non solo e non tanto perché in molti casi anticipa le opere maggiori, ma in quanto testimonianza degli esperimenti letterari di una personalità eclettica e sensibile, quotidianamente impegnata nell’obiettivo di “educare” la propria scrittura, auscultandone le molteplici voci onde saggiarne le differenti potenzialità espressive e arrivare, infine, a quella più congeniale e autentica. Oltre a proporsi quale essenziale ricognizione su questi testi tentandone un’interpretazione, due sono i punti sui quali questo libro si sofferma: da un lato la progressiva maturazione formale della scrittura, che procede parallelamente all’emergere di alcuni nodi cruciali della poetica dell’autore, dall’altro il rapporto, anzi la vivace dialettica, fra l’identità letteraria dello scrittore ormai maturo, quale egli ha voluto diffondere di sé attraverso alcuni scritti fondamentali – il celebre Poscritto, le numerose interviste, per citarne solo alcuni – e quella che è invece rinvenibile nel quadro in progress che di tale formazione gli scritti presi in esame vanno delineando.
Leggi tutto: Rosy Cupo - «Un mirabile sogno». L’apprendistato...
Saverio Vita, «Un fulgorato scoscendere». L’opera narrativa di Giuseppe Berto

PAGINE: 256
PREZZO: € 20,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: La politica dei letterati
DATA DI PUBBLICAZIONE: 10 giugno 2021

Soldato, eterno debuttante, nevrotico all’ultimo stadio, eremita in una casupola di fronte dallo Stretto di Messina: la figura di Giuseppe Berto è stata considerata da molti come una meteora nel panorama letterario nazionale, spesso per motivi che con la letteratura avevano poco a che fare. Nella convinzione che si tratti di un errore di prospettiva, Saverio Vita ne rilegge l’opera da una diversa angolazione, in modo da metterne in luce i numerosi aspetti ancora poco studiati.
Dotato di uno stile metamorfico, facilmente in grado di adattarsi al proprio tempo, l’obiettivo di Berto è sempre stato quello di parlare al pubblico coevo tracciando un discorso non solo narrativo, ma soprattutto etico, lungo quei trent’anni di dopoguerra che hanno disegnato la contemporaneità. Dai primi racconti ai romanzi maggiori, la sua opera è costruita su un vero e proprio “sistema autobiografico” che si fonda sul ricorrere costante di episodi e temi, ma soprattutto su una complessa dinamica psicologica che dà forma a ogni espressione della sua scrittura.
La pagina di Berto è viva, perché la sua tessitura è complicata da un groviglio emozionale di vergogna e senso di colpa che, se ben letto, restituisce ai lettori la pienezza di un vero, dimenticato protagonista del Novecento.
Cantare di Giusto Paladino
Edizione critica a cura di Vincenzo Cassì

PAGINE: 488
PREZZO: € 30,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: Biblion. Testi commentati del Medioevo e dell’Età Moderna
DATA DI PUBBLICAZIONE: 13 maggio 2021

II Cantare di Giusto Paladino può essere considerato un best seller quattrocentesco in ottava rima: tale fu infatti per buona parte del XV secolo, prima di sprofondare in un oblio plurisecolare. Testimonianza di grande valore letterario e culturale, costituisce per molte ragioni un vero e proprio unicum all’interno del panorama della letteratura canterina. Esso riflette il gusto e la sensibilità di un secolo amante delle glorie cavalleresche ma al contempo travagliato da una profonda crisi religiosa, la cui complessità e ricchezza conquistò il mercato librario, coinvolgendo un pubblico interessato alle questioni dottrinarie non meno che alle gesta di Orlando e di Tristano.
Il presente lavoro restituisce quest’opera dimenticata attraverso un’analisi puntuale del testo e delle fonti, chiarendo le tematiche più controverse relative all’autore e alla dazione, così come quelle sulla creazione, circolazione e ricezione del testo stesso; dedicando ampio spazio alla storia della tradizione (con particolare riguardo per il codice più celebre e autorevole, riccamente illustrato da un singolare notaio, copista-illustratore nonché appassionato lettore) e fornendo infine l’edizione critica della redazione originale.
Prefazione di Johannes Bartuschat.
Leggi tutto: Cantare di Giusto Paladino. Edizione critica a...
Beniamino Della Gala, Una macchina mitologica del '68. Nanni Balestrini e il rituale della «Grande Rivolta»

PAGINE: 336
PREZZO: € 25,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: La politica dei letterati
DATA DI PUBBLICAZIONE: 11 febbraio 2021

Partendo dallo studio dei romanzi di Nanni Balestrini, riuniti nel 1999 in una trilogia intitolata La Grande Rivolta (Vogliamo tutto, 1971, Gli invisibili, 1987, L’editore, 1989), questa ricerca ricostruisce l’influenza della letteratura sull’immaginario delle rivolte del lungo Sessantotto italiano. L’opera di Balestrini costituisce infatti un’eccezione degna di nota nel panorama letterario di quegli anni, e proprio per questo può mostrarci più chiaramente le architetture simboliche e i procedimenti di una consapevole mitizzazione. L’analisi di questi romanzi rivela infatti che il racconto della contestazione segue le fasi dello schema dei riti di passaggio descritto dall’antropologia del Novecento. Vengono a tracciarsi così i contorni di un preciso discorso sul Sessantotto, che ha influenzato sia la memoria pubblica che il racconto letterario e storico: la narrazione della rivolta come un rituale comunitario di transizione, che conduce dalla festa al sacrificio.
Applicando categorie antropologiche all’analisi dei testi letterari si scoprono le radici profonde di questo discorso, edificato su una dinamica mitologica che sembra ineludibile: decostruirlo significa tentare di comprendere come dall’ultima età eroica della Repubblica si sia giunti a un immaginario contemporaneo dell’azione politica dove ogni facoltà di agire sull’esistente appare impossibile.
Leggi tutto: Beniamino Della Gala - Una macchina mitologica...