Saggistica, editoria per l’Università

Rossella Bonfatti, Drammaturgia dell'esilio. Il Risorgimento italiano fuori dai confini


Drammaturgia dell'esilio. Il Risorgimento italiano fuori dai confini ISBN: 9788896117422
PAGINE: 256
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: La politica dei letterati
DATA DI PUBBLICAZIONE: marzo 2015



Il volume ricostruisce la semantica dell’esilio alla luce della sua tensione performativa e della sua drammatizzazione letteraria nella pubblicistica, rara o poco nota, della stagione pre-unitaria (instant book, memorialistica, scritture teatrali, stampa periodica, letture pedagogiche, iconotesti), prodotta fuori dai confini italiani.
Sullo sfondo dell’intreccio culturale anglo-italiano degli Italian refugees mazziniani (da Filippo Pistrucci a Federico Pescantini, a Enrico Mayer, Janer Nardini e Gabriele Rossetti), l’analisi si focalizza sul complesso esperimento identitario e ideologico secondo le linee di un patriottismo transnazionale, grazie al quale il nostro Risorgimento letterario si convertì in una drammaturgia, nel senso proprio di una “scrittura della nazione” che tende alla parola-azione, alla messa in scena di valori universali di libertà e di emancipazione civile, accompagnandosi a una moderna strategia mediatica e di autorappresentazione interna al sistema delle arti.


Rossella Bonfatti è dottore di ricerca in Italianistica e collabora in qualità di assegnista e di tutor didattico con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna (sede di Ravenna). Si è occupata di letteratura italiana del Sette-Ottocento, con particolare riferimento all’opera di Lodovico Antonio Muratori (L’erario della modernità. Muratori tra etica ed estetica, Bologna, Clueb, 2010), alla pubblicistica e al dantismo di età risorgimentale. È redattrice delle riviste «Studi e problemi di critica testuale» e «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario».


Rassegna stampa

  • «Opere come questa si situano al cuore del dibattito più recente» (recensione di Fabio Camilletti, in «La Rassegna della letteratura italiana», gennaio-giugno 2017)

  • «Una preziosa occasione di riflessione sulle dinamiche dell’emigrazione, della lontananza dalla madrepatria, della nostalgia» (recensione di Fabio Pruneri, in «Rivista di storia dell'educazione», vol. 4, n. 1, 2017)