Saggistica, editoria per l’Università

Igino Ugo Tarchetti, Una nobile follia (Nuova edizione riveduta e aggiornata)

a cura di Lavinia Spalanca

Una nobile follia ISBN: 9788896117040
PAGINE: 192
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 × 21
COLLANA: La politica dei letterati
DATA DI PUBBLICAZIONE: marzo 2009



Una nobile follia narra il doloroso itinerario di ‘formazione’ dell’ufficiale di fanteria Vincenzo D. Reduce dalla sconvolgente esperienza della Guerra di Crimea, il protagonista del romanzo di Tarchetti, pubblicato fra il 1866 e il 1867, pronuncia una condanna senz’appello della vita militare, finendo poi per ribaltare tutte le leggi di comunanza sociale. Romanzo impuro, a metà fra il pamphlet antimilitarista e il pastiche autobiografico, Una nobile follia risente dell’ibridazione di molteplici modelli narrativi, da quello manzoniano (I promessi sposi) a quello foscoliano (Le ultime lettere di Jacopo Ortis). Attraverso lettere, aforismi e pagine di diario, il protagonista compone il suo singolare ritratto di artista martire, e la frammentazione della sua psiche tormentata si traduce nella frantumazione della struttura romanzesca, che quasi implode in se stessa. Dando voce ai pensieri malinconici e paradossali del suo eroe, Tarchetti si fa dunque anatomista del cuore umano e indagatore del corpo sociale.
Il testo presentato è quello dell’edizione definitiva, pubblicata dall’editore milanese Treves nel 1869. Rispetto alla prima edizione non mostra significative varianti, se non di tipo morfo-sintattico e lessicale, se è vero che lo scrittore scapigliato, come dichiara nella Prefazione, intende soprattutto denunziare le condizioni di vita del soldato, «anche a prezzo di qualche errore di forma e sintassi». E tuttavia non disdegna di veicolare le sue tesi mediante opportune strategie retoriche, secondo l’assunto, sostenuto nelle Idee minime sul romanzo, che il fine delle lettere consiste nell’educare e istruire allettando.
Igino Ugo Tarchetti Igino Ugo Tarchetti


Igino Ugo Tarchetti (San Salvatore Monferrato, 29 giugno 1839 - Milano, 25 marzo 1869) è stato uno scrittore, poeta e giornalista italiano. È considerato uno dei più importanti esponenti della Scapigliatura milanese. Anticonformista e tendente alla malinconia e alle fantasie macabre, ha lasciato diverse opere tra romanzi, racconti e poesie. Si tratta in certi casi di opere di critica sociale, spesso supportanti tesi antimilitariste, altre volte di racconti che presentano un certo gusto per il macabro, l’abnorme e il patologico. Wikipedia gli dedica una pagina.
Una nobile follia fu pubblicato per la prima volta su «Il Sole» nel 1866-67 con il titolo Drammi della vita militare. Vincenzo D. (Una nobile follia).


Lavinia Spalanca è nata a Palermo nel 1978. Dottore di ricerca in Italianistica, è giornalista pubblicista e collabora al portale web «Italinemo-Riviste di italianistica nel mondo». Autrice di numerosi saggi e interventi in riviste e volumi collettanei, ha focalizzato i suoi interessi sulle seguenti problematiche: il rapporto fra l’intellettuale e il potere dal Settecento al Novecento (nell’opera di Beccaria, Hugo, Tarchetti, De Amicis, Chiara, Fo), la poetica del paesaggio dall’Otto al Novecento (con studi su Verga, Sciascia, Brancati), l’incrocio di cultura letteraria e scientifica nell’immaginario novecentesco (in particolare nel recente volume I fiori del deserto. Sbarbaro tra poesia e scienza, Genova, San Marco dei Giustiniani, 2008).