Saggistica, editoria per l’Università

«Meditare, studiare, scrivere». Il carteggio Giorgio Bassani - Giuseppe Dessí (1936-1959)
a cura di Francesca Nencioni


Il carteggio Giorgio Bassani - Giuseppe Dessí (1936-1959) ISBN: 9788896117767
PAGINE: 136
PREZZO: € 15,00
FORMATO: cm 15 x 21
COLLANA: Bassaniana
DATA DI PUBBLICAZIONE: gennaio 2018
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Il libro ha vinto la XX edizione del premio Vittoria Aganoor Pompilj riservata ai «carteggi e corrispondenze epistolari di figure eminenti...»




Nell'ambito delle iniziative per il centenario della nascita di Giorgio Bassani, sotto l'egida della Fondazione Giorgio Bassani e sotto la direzione scientifica di Paola Italia, vengono proposti all'attenzione dei lettori alcuni dei più importanti carteggi emersi dall'Archivio dello scrittore ferrarese. Si tratta di interlocutori importanti che saranno via via pubblicati in questa collana, come Giuseppe Dessí, Italo Calvino, Franco Fortini, Attilio Bertolucci e l'amico e critico Claudio Varese, con cui Bassani intesse uno scambio vivace e profondo, che lo porta a rivelare molti aspetti di sé e della sua opera finora sconosciuti.


Questo carteggio inaugura la pubblicazione di una serie di corrispondenze inedite che riguardano Giorgio Bassani. Il volume non solo contribuisce a dirci di più dell’autore del Giardino dei Finzi-Contini, ma aggiunge un nuovo, importante tassello alle corrispondenze di Giuseppe Dessí, su cui tanto si è lavorato nell’ultimo decennio. Le 55 lettere proposte con cura e attenzione filologica (27 di Bassani e 28 di Dessì) affrontano temi squisitamente letterari, con riferimenti specifici all’officina narrativa dei due scrittori, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale.
Tutto inizia con l’esordio narrativo del giovane Bassani, collaboratore del «Corriere Padano», editore e lettore d’eccezione proprio dei racconti di Dessí e del suo primo romanzo, considerato come un modello. Le lettere degli anni successivi ci restituiscono la tragica realtà delle città devastate dai bombardamenti, colpite dalla fame e dalle privazioni, e mescolano passione politica e preoccupazioni private. L’immediato dopoguerra è tratteggiato invece dal dibattito relativo alla ricostruzione e alla scelta costituzionale.
Attraverso un’attenta annotazione dei singoli pezzi, la curatrice indaga il linguaggio della comunicazione letteraria e epistolare, ne rileva le consonanze con le modalità più segrete della scrittura, in una sorta di specchio introspettivo della personalità di due grandi scrittori del Novecento.


Francesca Nencioni Francesca Nencioni alla consegna del premio Vittoria Aganoor Pompilj
Francesca Nencioni è dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana dell’Università degli Studi di Firenze. Si occupa di narrativa del Novecento (oltre a Bassani e Dessí, Prisco, Gatto); quanto a Dessí ha pubblicato regesti del fondo epistolare (A Giuseppe Dessí. Lettere di amici e scrittori, FUP, 2009; Lettere editoriali e altra corrispondenza, FUP, 2012) e editato carteggi inediti (Aldo Capitini, Lettere a Giuseppe Dessí 1932-1962, Bulzoni, 2010) e diari (Diari 1952-1962 e Diari 1963-1977, FUP, 2011). A sua cura anche il catalogo della mostra allestita all’Archivio contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze («…attraverso un cannocchiale capovolto». Frammenti biografici e narrativi di Giuseppe Dessí, SEF, 2010). Da anni lavora sulla poesia e la prosa dell’ermetismo (La prosa dell’ermetismo. Caratteri e esemplari, FUP, 2016).





Rassegna stampa

  • «Perché questo pane solum è nostro, credo» (Beatrice Pecchiari, «Antologia Vieusseux", n. 70, gennaio-aprile 2018)

  • «Premiato il carteggio Bassani-Dessì» («Corriere dell'Umbria», 3 settembre 2018)

  • «Il Festival delle Corrispondenze incorona due figure di spicco nel panorama della letteratura nazionale» («Perugia Today», 11 settembre 2018)

  • «Lo scrittore che dipingeva le parole» (Salvatore Silvano Nigro, «Domenica. Il Sole 24 Ore», 30 agosto 2020)